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Iorio contro tutti: “traditori e opportunisti”. Pienone per la sede Pdl, con assenti illustri

L’ex negozio di borse nel centro di Campobasso è pieno zeppo. Ma si fa sentire l’assenza dei vari Vitagliano, Di Sandro, Di Bartolomeo. Il governatore uscente è agguerrito e denuncia i “traditori passati dall’altra parte” e gli avversari “dal listino dei lunghi coltelli, dove voleva entrare pure Colella che s’è candidato”. Quasi in chiave “proposta choc” alla Berlusconi, annuncia un grande progetto di rilancio per il Molise che presenterà nei prossimi giorni.


Sarà la nuova sede elettorale, sarà l’affetto della sua gente, ma il Michele Iorio di oggi pomeriggio – mercoledì 7 febbraio - sembrava veramente agguerrito. Le cose che dice non sono delle novità: se la prende un po’ con i traditori che lo hanno abbandonato per il centrosinistra e un po’ con Romano, senza dimenticare Frattura. Ma il tono, forse per effetto della campagna elettorale, è decisamente più cattivo. Probabilmente il Governatore uscente si sta solo adeguando, o più semplicemente è stanco di sentire chiacchiere sui suoi figli, sul nepotismo e sul ‘sistema Molise’ che lui ha creato.

Nel cuore della città, su Corso Vittorio Emanuele, ci sono pure il coordinatore regionale del Pdl, Ulisse Di Giacomo, che parla, fitto fitto, con il presidente della Provincia pentra, Luigi Mazzuto. L’uomo che molti considerano il responsabile dell’annullamento della lista isernina decisa dal Tar ieri sera.
In sala ci sono tante facce note, e ancora fedeli a Michele Iorio, come Pierluigi Lepore, Sabrina De Camillis, Antonio D’Aimmo e molti altri. Ma come spesso accade in queste situazioni, sono gli assenti a farsi notare di più: da Gianfranco Vitagliano a Filoteo Di Sandro, passando per il sindaco Gino Di Bartolomeo e l’assessore Angiolina Fusco Perrella.

Ad ogni modo l’ex negozio di borse è pieno zeppo. Ed è a questo popolo azzurro, che Iorio parla: «Qui i cittadini potranno venire per conoscere il mio programma, le cose che ho fatto per la sanità che difendo, mentre qualcuno vuole portarcela via, e per l’area del cratere alla quale ho fatto arrivare fondi diventando l’unico in Italia ad essere indagato per questo. Tra pochi giorni – e qui somiglia tanto alla proposta choc sull’Imu di Berlusconi - presenteremo un grosso progetto di sviluppo per la regione. Perché vedete, non è che i problemi si risolvono dimezzando le indennità, chi lo pensa dice un’autentica fesseria (la proposta di destinare le economie alla legge sul reddito minimo garantito è di Romano, ndr)».

Oltre che per il leader di Costruire democrazia, ce n’è anche per Frattura: «Nel mio listino ci sono tutte persone perbene, mentre mi risulta che la composizione di quello del centrosinistra sia arrivata dopo una notte dai lunghi coltelli.

E mi pare anche che Colella si è poi candidato perché in quel listino non c’è entrato».
Ai vari Pietracupa e Niro dice solo che «molti amici hanno cambiato casacca per entrare a far parte di una coalizione alternativa fondata sul tradimento»; mentre, rivolgendosi a Di Pietro, attacca: «Lo abbiamo capito tutti cosa pensa lui che oggi dà anche le assoluzioni. Se sei dell’Idv sei al di sopra della legge, caso contrario sei considerato una delinquente».

In chiusura torna a cavalcare il suo slogan ma con una formula diversa: “Voglio continuare questa legislatura”. Come se non riconoscesse, il presidente uscente, la conclusione della decima, sebbene arrivata per vie giudiziarie, che sta portando migliaia di molisani al voto tra poche settimane.

 

di Assunta Domenighetti (da primonumero.it)

 

Campobasso, li 7 Febbraio 2013

 

 

 

 

 

 

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